Il superleader

Qualche tempo fa, in occasione delle Primarie del PD, rievocavo in modo nostalgico i “bei tempi delle sofisticate e acrobatiche performance comunicative di Berlusconi” convinto che, in periodo Montiano, con la dipartita mediatica del Cavaliere, fossimo inesorabilmente condannati a uno scenario politico fatto di dilettanti della comunicazione. Mi sbagliavo. Come l’araba fenice, il superleader è risorto nuovamente dalle sue cenerei, pronto a reinventare la sua (ri-ri-ri)discesa in campo in qualità di rassicurante homo novus della politica italiana. Questa sera, sarà ospite alla trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro e affronterà, probabilmente, una delle partite mediatiche più complicate della sua carriera. Stento a trattenere la curiosità. Quale ruolo giocherà? Vestirà i panni da vittima del complotto travagliano-sovietico-giustizialista? Oppure sarà il Berlusconi da centomila posti di lavoro, meno tasse, una bicicletta con cambio Shimano e un set di pentole? Nella snervante attesa, vi consiglio la lettura (link sotto) de “Il Superleader” di Federico Boni: una delle più brillanti, attente e ironiche analisi della fenomenologia mediatica di Silvio Berlusconi.

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