Nelle democrazie recenti, come la Thailandia e l’Italia, il bipolarismo non è a caso legato alla stessa radice del disordine bipolare: esso diviene mezzo per governare emotivamente (con fasi di delusione e entusiasmo) masse di persone di scarsa cultura con slogan accattivanti, con conseguenti scontri di gruppi di tifosi: <http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/8566588.stm>
Possiamo dire che queste sono democrazie alle prime armi, che non hanno ancora una solida tradizione, che si sta comunque formando. Ci vorrà tempo. In fin dei conti l’Italia è una delle nazioni più recenti d’Europa: si celebrano quest’anno solo 150 anni! la Francia nasce nel 1214, ma anche l’Inghilterra di difende, con le basi del regime parlamentare risalenti alla Magna Charta del 1215, anche se l’unione di Inghilterra e Scozia risale al 1707.
Internet, un’altra fonte di democrazia,è presente in Europa in diverse percentuali: Italia (52%), sempre più della Thainlandia (24%), ma meno di Germania (66%), Francia (69%) Spagna (71%) Regno Unito (76%), Danimarca (84%), Olanda (86%), Svezia (89%), Norvegia (91%), Islanda (93%).
Vale ancora, nei casi di democrazia alle prime armi, il potere del tycoon televisivo che governa la comunicazione di massa, come appunto accade con Takhsin Shinawatra, fondatore di un partito dell’amore tailandese nel 1998, il cui appoggio è soprattutto nella popolazione rurale, meno abituata a internet, e affascinata dall’immagine di lui presentata dalle sue televisioni.
Update 15-3-2010: Grande colpo a effetto: farsi prendere il sangue (rosso) da buttare sul palazzo del govenro. Tipicamente Shinawatra è paragonato più a Chevez che a Berlusconi; ma Chavez non è un miliardario dell’elite ricca del paese, e questo rende il paragone un po’ forzato. Sulla figura controversa dell’ex premier thailandes vedi la discussione su the Guardian.
Di certo il punto di alcune democrazie giovani è stringere sulla classe media e lasciare intoccate le frange più ricche della popolazione (e le grandi compagnie). Tentativi come l’antitrust in Europa e la riforma sanitaria in US sono propri di democrazie mature. Non è un caso che un grande supporto alla politica del presidente US viene dalla diffusione di un Internet libero, che Obama dichiara di sostenere. La discussione oggi è se dare al Presidente degli US potere di “bloccare” internet (vedi il testo del progetto di legge e una disussione che ricorda le proteste nostrane sui rischi di bloccare internet).